mercoledì 16 gennaio 2013

My Paradise by Bus I


Byron Bay and Nimbin

La costa orientale australiana ha la forma di un gigantesco arco di più di 3000 km dal confine sud del New South Wales fino a Caper York, la punta settentrionale del Queensland. Esattamente al centro di quell’arco un faro illumina uno degli ultimi avamposti Hippy della storia e uno dei posti più famosi del continente: Cape Byron e Byron Bay.
Molto probabilmente il famoso “no worries” australiano ha avuto origine e viene conservato nel suo stato più puro in questa piccola cittadina purtroppo ormai super-turistica, dove, alla faccia della “vita-shallow”, non si trova un capo d’abbigliamento, dalle magliettine più stupide agli infradito a meno di 40 dollari. Forse è per questo che il fascino dei rasta che camminano a piedi nudi, dei cantanti di strada felici e stonati, dei surfisti che cavalcano le onde a pochi centimetri dagli scogli, si sbiadisce un po’.
Ma, a circa 14 ore di pullman notturno da Sydney, si respira comunque una filosofia e uno stile di vita diverso: ogni angolo della strada è riempito da piccoli vans colorati in cui dormono centinaia di giovani, ogni pub ha un palco dove, come è capitato Martedì sera, ognuno è libero di prendere la propria chitarra ed esibirs, i taxi sono spesso sostituiti da piccoli rishò stile Sud-Est asiatico, e in spiaggia, la sera, ognuno può sdraiarsi liberamente a bere un paio o forse più di birre sotto le stelle.

Più verso l’interno, a circa un’oretta di distanza, dove comincia la foresta sub-tropicale, si trova, invece, una piccola strada fatta di colori, negozi e bar molto “originali”: l’Amsterdam australiana, Nimbin.
Nimbin è una specie di casa di riposo o comunità per Hippie che nonostante i segni del tempo non vogliono crescere e che vivono ogni giorno per strada, coi loro piccoli negozi di vestiti sgargianti di cotone e seta indiana e le loro borse sulle spalle scheletriche di chi spesso si è dimenticato di mangiare, piene di marijuana e cookies (biscotti alla marijuana), che bastano e avanzano per soddisfare le proprie tasche e le centinaia di turisti che ogni giorno passano per di là.
L’autista del bus, prima di arrivare in questa piccola Green Town più o meno ci ha presentato così la situazione:
“ Il consumo di Marijuana è illegale in New South Wales. Ora io sono costretto a dirvelo per legge e per non perdere il mio posto di lavoro. Mi raccomando, se decidete di provare, prendete mezzo biscotto alla volta, e se non fa effetto aspettate 2 ore prima di prenderne un altro. Infatti la marijuana assunta via cibo ha un effetto diverso rispetto a quella che si fuma e ci mette più tempo per arrivare al cervello. Se non avete mai provato a fumare, non è il caso di iniziare oggi. Mi ricordo una coppia irlandese (gli irlandesi sono famosi, infatti, perché non ascoltano quello che gli si dice). Il ragazzo ha mangiato 2 biscotti in una sola volta. Verso le 3 del pomeriggio è venuta da me la sua ragazza disperata. Il suo ragazzo era sdraiato a terra, in totale stato di panico e shock: non sapeva dove fossero andate a finire le sue gambe!”.
In effetti vedendo le condizioni fisiche e gli sguardi degli abitanti di Nimbin un po’ viene da interrogarsi sulla “leggenda” dello stile di vita Hippie. Ma poi ci si perde tra le piccole librerie piene di libri sugli angeli, la magia e il buddismo, tra i piccoli tavolini dei bar dove l’odore del caffè si mischia a quello dell’erba, e tra i vari articoli geniali studiati apposta per una vita “high”, come i portachiavi a batterie, che si illuminano, vibrano e suonano al proprio fischio, permettendo di sapere sempre dove sono le proprie chiavi di casa o della macchina.
E’ simpatico comunque quando sul tuo bus dai colori dell’arcobaleno, con le casse usurate dalla continua musica Bob marley e Jamaica Style, con le sue 34 ragazze su 40 persone, prima della partenza, trovi l’icona vivente del rasta-man, con il suo chitarrino e l’immancabile spinello, che intrattiene tutti per dieci minuti con la sua musica “I wanna live my life high!”, e quando alla fine del tour ti trovi in un bellissimo parco, disteso sotto alberi altissimi abbuffandoti nell’immancabile BBQ australiano.
Molto altro ci sarebbe da raccontare, ma un altro autobus, quello della Greyhound, la compagnia più famosa per i grandi viaggi by bus around Australia sta per arrivare in Surfer’s Paradise, la Miami Australiana, prossima tappa di questo viaggio.
Con negli occhi ancora il bellissimo tramonto dall’alto della collina del faro di Byron Bay, sudato dopo una bellissima camminata di un’oretta sulla spiaggia e tra la bellissima vegetazione sub-tropicale, lascio la parola alle foto…

 P.S.
Si pensa generalmente che dovunque vai nel mondo puoi trovare italiani o cinesi. Bene l’80% della popolazione attuale di Byron Bay è costituita da Backpackers tedeschi, soprattutto ragazze., così piano piano Alina mi sta insegnando la lingua, ma per ora so solo dire
Ich will schnitzel und kartoffeln (e neanche lei sa come si scrive) e Wie viel Uhr ist es? (a propèosito in Queensland cambia il fuso orario. Ora sono a +9 ore rispetto all’Italia!)

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