giovedì 9 agosto 2012

Faces 09.08.2012

Non so se aveva ragione Nietzche ( o come diavolo si scrive "Nicce") che l'identico torna per sempre o se aveva ragione una filosofessa un po' meno favola e più contemporanea dicendo che infondo tutto è intercambiabile, anyway è impossibile non trovare persone che ricordano tutte quelle lasciate a casa anche dall'altra parte del mondo.
Forse dopo miliardi di combinazione i vari geni e cromosomi perdono la loro fantasia e ripetono cose pressoché simili, lasciando alla storia delle persone il compito di diversificarle.

Per esempio al colloquio di lavoro, c'era uno esattamente uguale ad un batterista che avevo conosciuto qui in Italia, e guarda un po' "I'm a drummer!". Il capo invece mi ricordava un mio vecchio compagno di calcio, anche se leggermente più alto: un inglese di origini calabresi, con un accento australiano, e innamorato dell'India. Qui succede...
La via di fronte a casa ha lo stesso nome di una mia compagna del Mas e l'unica amica italiana che ho trovato qui per ora, e che mi sta dando una grandissima mano ad ambientarmi mi ricorda tantissimo l'amica che è stata con me l'ultimo mese e mi ha aiutato a ripigliarmi un po'.

I sogni, però, non cambiano facce, né persone, e sono sempre originali, per fortuna. Anche se a volte iniziano già a parlare in inglese...

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